La Sagra della Patata di Montecrestese ha compiuto trent’anni e da quest’anno si fregia del titolo nazionale di Sagra di Qualità. Una certificazione volontaria gestita dall’Unpli nazionale che certifica: il rapporto con la cultura immateriale del territorio, la sostenibilità ambientale e l’espressione di una comunità. Sagre “rappresentative della storia e tradizione del nostro paese. Le sagre, infatti, sono espressioni dell’identità e della cultura di un territorio e, come tali, devono essere valorizzate e tutelate anche da eventuali plagi: rappresentano un fondamentale strumento di promozione e valorizzazione dei prodotti tipici del territorio che proprio attraverso la manifestazione esaltano le proprie qualità”.
Siamo nell’Ossola, nel Nord Piemonte, sulle pendici montane che aprono alla Svizzera, e a Montecrestese nel 1994, come intuizione della banda musicale cittadina alla ricerca di fondi, è partita l’idea di valorizzare un tipico, semplice prodotto locale: la patata. Da quella scintilla si è acceso un luminoso presente fatto da una Sagra estiva tra le più apprezzate in Ossola, attenta alla sostenibilità abolendo plastica e quanto più possibile il monouso; con un numero consistente di volontari… in più è rinata la coltivazione locale della patata da cui la Sagra si serve in modo esclusivo.
Nella conferenza stampa di presentazione, il presidente della Pro Loco, Guido Tomà, ha insistito molto su questi aspetti. Ancor più sul primo: cioè la capacità della Sagra di essere aggregante, collante fra generazioni, unione di una paese che è un insieme di frazioni; oltretutto, aggiungiamo noi, vicine al capoluogo Domodossola. Dunque un destino di periferia che la Sagra, la Pro Loco e un rinato spirito comunale hanno scongiurato.
L’aspetto gastronomico poi è stato spiegato con precisi riferimenti alla tradizione, spiegando per esempio la presenza del merluzzo e delle acciughe salate: delizie esotiche che i contadini di Montecrestese compravano al mercato di Domodossola. La Sagra è dunque espressione di una comunità e i cittadini così si riconoscono nella Sagra, collaborando con passione alla sua realizzazione: oltre 400 volontari su circa mille residenti.
Per chi la vede da fuori, la Sagra è soprattutto buon cibo, numeri impressionanti: dieci mila porzioni di gnocchi; poi prodotti locali, appuntamenti musicali e di intrattenimento per grandi e piccini, famiglie e giovani. Date un’occhiata al Programma e ve ne renderete conto. Una “ecofesta” unica per la Val d’Ossola. Un’attenzione e una passione che hanno premiato la Sagra con l’appellativo di Qualità e gli gnocchi di Montecrestese, oggi marchiati con la De.Co.
Alla Conferenza Stampa anche una delegazione Unpli: Stefano Raso, vicepresidente regionale, e Riccardo Milan, dell’Unpli VCO. La loro presenza a certificare ancor più la qualità della Sagra e della Pro Loco che la realizza ogni anno.