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Conoscere e prevenire i rischi sul lavoro nelle Pro Loco

Il Piemonte è la regione italiana con il maggior numero di Pro Loco, più di mille, e mediamente ciascuna organizza tre manifestazioni all’anno. La realizzazione di questi eventi comporta il coinvolgimento diretto di una pluralità di persone (nel 2013 gli associati all’UNPLI Piemonte erano 105.000), in massima parte volontari, ma anche alcuni lavoratori dipendenti, che assiduamente o saltuariamente prestano la loro opera.

Ciascuna di queste iniziative presuppone che le persone coinvolte si occupino dei compiti più svariati: si pensi ad esempio al trasporto, montaggio e smontaggio di tutte le strutture necessarie, alla preparazione e somministrazione di cibi e bevande, alla gestione del traffico veicolare nelle manifestazioni sportive.

Lo svolgimento di queste attività comporta per tutti, volontari e dipendenti, l’esposizione a rischi di infortuni anche di grave entità.

È ancora vivo nella memoria il ricordo dello scoppio di una bombola della cucina da campo allestita per la Sagra di San Germano (VC) nel 2010, che costò la vita a cinque persone.

Da qui l’esigenza di promuovere e agevolare, anche in questo particolare ambito, l’osservanza delle norme sulla sicurezza del lavoro.

Con questi intenti ha preso forma il progetto formativo-informativo presentato dal Comitato regionale Unpli Piemonte, referente delle Pro Loco piemontesi.

La Direzione regionale Inail lo ha sostenuto e ha collaborato con le numerose altre Istituzioni che hanno partecipato alla sua realizzazione.

Il principale obiettivo del progetto è stato la realizzazione di questo Manuale, specifico per le Pro Loco e le loro peculiarità. Al Manuale è stato affiancato un Decalogo di più veloce consultazione: un breve vademecum illustrato che sfrutta l’efficacia di immagini contestualizzate, con le norme di prevenzione da applicare nelle situazioni più frequenti o pericolose. Parallelamente sono stati realizzati 12 seminari formativi rivolti ai volontari del servizio civile presenti nelle Pro Loco piemontesi, ai presidenti delle Pro Loco con soli volontari e ai presidenti delle Pro Loco con dipendenti, per un totale di quasi 600 partecipanti.

Dato l’attuale contesto, caratterizzato tuttora da vuoti normativi, possiamo affermare con soddisfazione che il lavoro finora realizzato, per il modo in cui è stato svolto, nei confronti di tutti i livelli organizzativi delle Pro Loco, si configura come la prima iniziativa del genere in Italia.

Ci auguriamo che il materiale prodotto possa contribuire ad accrescere la cultura della sicurezza sul lavoro in entrambi i settori, quello professionale e quello del volontariato, e possa essere di ausilio e ispirazione anche oltre i confini regionali.

Alessandra Lanza
Direttore Regionale INAIL Piemonte