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Dal Piemonte stimoli per innovare
il modo di fare Pro Loco in Trentino

Lo scorso fine settimana la Federazione Trentina Pro Loco ha accompagnato un nutrito
gruppo di volontari delle Pro Loco trentine in una delle regioni italiane più avanzate
nell’ambito del volontariato Pro Loco, il Piemonte. Obiettivo: raccogliere stimoli per
sperimentare nuove progettualità nei propri territori

Trento, 16 ottobre 2023 – Quante potenzialità ci sono dentro il fare Pro Loco! Se ne sono resi conto i
26 volontari afferenti a 17 Pro Loco trentine (Molina di Fiemme, Zambana, Noriglio, Flavon, San
Michele all’Adige, Preore, Zuclo, Ronzone, Villa Lagarina, Bolbeno, Dro, Pergine, Madrano Canzolino,
Cadine, Pinè, Aldeno, Argentario) che lo scorso fine settimana hanno preso parte a un viaggio studio
promosso dalla Federazione trentina Pro Loco in Piemonte, ospiti di tre Pro Loco del novarese e del
vercellese. In delegazione anche la presidente della Federazione Pro Loco, Monica Viola, i consiglieri
Fabio Chiodega e Claudia Lenarduzzi, e il direttore della Federazione Ivo Povinelli. Ad accogliere i
trentini c’erano i vertici di UNPLI Piemonte, il presidente Fabrizio Ricciardi e il vice Stefano Raso.
Il Piemonte è una realtà con un sistema Pro Loco unico in Italia, con oltre 1000 associazioni, un
quinto di tutte le Pro Loco italiane (in Trentino le Pro Loco sono 207), e con associazioni
estremamente dinamiche dal punto di vista della progettualità, della gestione e del coinvolgimento
locale. Da Borgo Ticino (NO), dove la Pro Loco, con la Festa delle Nazioni, integra le numerose
nazionalità presenti in paese attraverso la cucina locale; a Fontaneto, (NO) paese che è oggi diventato
la “capitale” gastronomica del novarese, grazie la Pro Loco che è riuscita a valorizzare la Cipolla
Bionda locale; infine Santhià (VC), patria di un carnevale centenario quasi dimenticato che la Pro
Loco ha reso nuovamente fulcro della vita del paese.
Obiettivo del viaggio studio era infatti investigare modalità particolari e originali di fare Pro
Loco, diventando soggetti di sviluppo sociale e culturale in località non toccate dal turismo di
massa.
Tematica interessante anche per il Trentino, dove l’azione delle Pro Loco diventa
cruciale non solo in realtà periferiche, ma anche nei contesti turistici, che faticano a trovare
servizi e attrattive per la comunità durante i periodi di bassa stagione.

“Poterci confrontare con le nostre colleghe piemontesi è stato veramente arricchente” è il
commento della presidente della Federazione Pro Loco Monica Viola. “Ci hanno regalato momenti
di cultura del territorio e modi di progettare il futuro da poter utilizzare nelle nostre realtà come
spunto di cambiamento o riflessione. Speriamo che trasmettere questa esperienza sia stimolo per le nostre Associate a partecipare alle iniziative che come Federazione proponiamo, perché crediamo che creare momenti di confronto e condivisione sia la base per far crescere la propria Pro Loco”.

Stefano Raso, vicepresidente Unpli Piemonte e in Giunta nazionale, sottolinea come si sia creata
“una tre giorni di conforto, approfondimento, conoscenza reciproca e convivialità. Abbiamo
selezionato un percorso che potesse rappresentare in modi diversi l’impatto sociale che le Pro Loco
hanno sulle comunità in cui operano. In tre giorni abbiamo tocca to con mano esempi di Pro Loco
impegnate nella valorizzazione turistica del territorio, nell’inclusione sociale, nella creazione di
economie e sinergie intorno ad un prodotto tipico, passando per il folclore, la storia e la tradizione
delle nostre maschere, il turismo lento sino ad arrivare ai cammini religiosi. Un tour intenso che ha
permesso un arricchimento reciproco”.


Un’iniziativa ponte per Fabrizio Ricciardi, presidente Unpli Piemonte, “lo scambio di esperienze con
le Pro Loco del Trentino, realtà diversa dal nostro Piemonte, ma con molte situazioni in comune, ci
ha dato quel qualcosa in più per proiettarci verso il prossimo futuro”
. Non dimenticando che “la
nostra storia nasce proprio dal Trentino, dove nel 1881 a Pieve Tesino in provincia di Trento nasceva la prima Pro loco d’Italia”.


Le Pro Loco trentine tornano da questo viaggio arricchite e stimolate a riportare quanto osservato
nelle proprie realtà, nell’ottica di un volontariato “in continua evoluzione, che si interroga su sé stesso e sull’apporto che può dare alla sua comunità”, come sottolinea il direttore della Federazione Pro Loco, Ivo Povinelli.

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