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L’Amatriciana di Claudio Nardocci.

Un’occasione per stare in compagnia, per celebrare un’amicizia e per riflettere

Claudio Nardocci è stato per anni il presidente nazionale Unpli ed oggi è ancora attivo nelle Pro Loco, nella sua di Ladispoli e come presidente dell’Unpli Lazio. Da alcuni anni è anche uno degli ambasciatori della propria terra, il Lazio. “Come ogni presidente di Pro Loco è”, ha chiosato.

La sua è un’ambasceria particolare, in stile Pro Loco, visto che opera in ambito gastronomico. Dal 2016 è ospite della Pro Loco di Caselle (Torino) con cui realizza una cena per soci e ospiti della Pro Loco casellese, in cui la protagonista è l’Amatriciana, la saporita pasta laziale. “Tolti gli anni del Covid – ci ha ricordato- questa è la decima edizione”. Nardocci da anni collabora con i volontari di Caselle nella preparazione del menù, ma è soprattutto l’artefice primo dell’Amatriciana. Ogni anno è un successo e quest’anno si è deciso di raddoppiare l’appuntamento: un centinaio di coperti sabato sera 8 e altrettanti domenica 9 febbraio a mezzogiorno.

“Con Claudio ci lega un rapporto di grande amicizia -ci ha ricordato la presidente della Pro Loco di Caselle, Silvana Menicali- per noi è un grande amico e una gran bella persona”. Un ringraziamento anche all’assessore al turismo di Ladispoli, Marco Porro, autore con Nardocci della mega-amatrciana.

Per Nardocci le giornate dedicate alla famosa pasta laziale sono anche un’occasione “per ricordare il borgo di Amatrice” che ancora “vive una grande situazione di disagio” dopo il terremoto di otto anni fa.

Dunque amicizia e riflessione. Ma anche piacere della buona tavola, aggiungiamo: la Pro Loco di Caselle ha infatti preparato un menù in cui l’Amatriciana incontrava la gastronomia piemontese: Vitello Tonnato, Affettati e Formaggi locali, Dolci di pasticceria, Insalata Capricciosa, Torta Salata alle Verdure… tutto ben fatto e di ottima qualità. E questo aggiunge valore ad un appuntamento così singolare.