L’Unpli nazionale, cioé l’Unione delle Pro Loco Italiane, ha da poco rinnovato la fiducia al presidente uscente, Antonino “Nino” La Spina, catanese. Nel suo secondo e conclusivo mandato il neo presidente ha voluto al suo fianco anche il Piemonte. Realtà importante per il volontariato sociale, contando infatti circa mille Pro Loco su le poco oltre 6mila attive in tutt’Italia.
Nel Consiglio Nazionale, infatti, sono ben tre i rappresentanti delle Pro Loco piemontesi. Hanno infatti partecipato al primo Consiglio Nazionale i neoeletti Stefano Raso, di Borgo Ticino (No), Francesco Romeo di Mergozzo (Vco) ed Antonello Pirola di Borgosesia (Vc). I tre nuovi consiglieri hanno preso il posto di Riccardo Milan dal Vco, Bruno Verri dall’astigiano e di Bruno Ragni dell’alessandrino, consiglieri uscenti, “che ringraziamo per l’impegno profuso”.
Nella prima Giunta del nuovo mandato presidenziale, poi, sabato scorso, è stato coptato Stefano Raso, che andrà ad occupare un ruolo di capofila in una delle aree d’azione per il quadrienno 20-24. “L’Unpli Nazionale è di fronte ad u radicale cambiamento -spiega Raso- si passerà da una struttura verticistica ad una rete collaborativa che vedrà coinvolti esponenti delle Pro Loco, delegati dell’Unpli, professionalità vicine alle nostre associazioni. L’Unpli Nazionale ha infatti un’agenda di impegni ampia e molti progetti destinati alle Pro Loco aperti ed attivi. Un impegno per le Pro Loco italiane che ha bisogno delle capacità di molti. Il Piemonte, le Pro Loco piemontesi e noi consiglieri in prima fila daremo un contributo di positività e concretezza”.
Soddisfazione è stata espressa anche da Fabrizio Ricciardi, nuovo presidente regionale Unpli e già presidente di Unpli Torino. Il quale ha “ricordato lo spirito collaborativo con Nino La Spina” già in fase pre elettorale”. Dicendosi certo che tale “collaborazione continuerà per tutto il mandato, grazie anche all’impegno e alle capacità dei neo consiglieri”. Un’unità d’intenti al servizio delle Pro Loco piemontesi, in una “fase difficile della nostra storia nazionale e alla vigilia di una riforma importante, quella del Terzo Settore”.