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Cosa sono le Pro Loco. La fotografia delle Pro Loco nel 2018 (e 2019). Il 2020 non conta.

Tanta roba, come direbbero i ragazzi. Le Pro Loco sono tanta roba. Nel novembre del 2019, su incarico dell’Unpli nazionale, la CGIA di Mestre ha realizzato uno studio economico sulle attività delle Pro Loco. Ne è vento fuori un quadro lusinghiero che ha sorpreso gli stessi soci delle Pro Loco. Le Pro Loco nel 2018 hanno organizzato complessivamente 110mila eventi (rievocazioni, fiere, mostre, sagre, eventi culturali, manifestazioni, etc.) ai quali hanno partecipato 88 milioni di visitatori.
Risultati frutto dell’attività profusa dai 300mila volontari attivi, impegnati per oltre 25 milioni di ore.
Dei 110mila eventi, 20mila sono solo sagre e fiere: per realizzale le Pro Loco hanno sostenuto una spesa complessiva di 700 milioni di euro che ha prodotto, fra effetto diretto, indiretto e indotto, un valore economico e sociale di 2,1 miliardi di euro, dal quale, tra l’altro, sono scaturiti anche 10.500 occupati.
Sul fronte dei servizi erogati, sono oltre 1500 le associazioni che includono anche la presenza dell’ufficio di informazioni turistiche; il 57%, inoltre, gestisce o partecipa alla gestione del servizio di informazioni turistiche con enti pubblici, Comuni e altro.
Sono i dati elaborati dall’ufficio studi della Cgia di Mestre sull’attività delle 6200 Pro Loco capillarmente presenti in tutt’Italia.
Le cifre sono stata rese note nel 2019 nella conferenza stampa ospitata al Senato, alla quale hanno preso parte Antonio De Poli, Senatore Questore, Antonino La Spina (pres. Unpli), Fernando Tomasello (responsabile dipartimento Cultura Unpli), Andrea Favaretto e Rita Canu, rispettivamente direttore e ricercatrice Cgia Mestre-Centro Studio Sintesi. La conferenza è stata organizzata su iniziativa del Senatore Questore De Poli insieme all’Unpli.
Durante l’incontro con i giornalisti, in particolare, è stato presentato un estratto del report intitolato “L’impatto sociale ed economico dell’attività delle Pro Loco italiane” realizzato su dati del 2018.
Dati 2019, le Pro Loco sono 6200, in media 1 ogni 10mila abitanti, e 600mila i volontari, dei quali 300mila attivi.
“Il rapporto presentato da Cgia Mestre-Sintesi conferma ciò che noi diciamo da tempo: le Pro Loco svolgono un ruolo ormai insostituibile nella valorizzazione del patrimonio culturale del nostro Paese e dei nostri territori. Il riconoscimento normativo delle Pro Loco è una battaglia che non ha colori politici”, ha detto il senatore Antonio De Poli (UDC). “Il mio impegno è per una legge che sia finalmente in grado di tutelare le manifestazioni temporanee, con l’obiettivo di semplificare le procedure, un forte snellimento della burocrazia e la salvaguardia dell’operato di 600.000 volontari che a me piace definire ‘le sentinelle’ dei nostri territori”, ha aggiunto.
“Per la prima volta dalla nascita delle Pro Loco, i dati elaborati finalmente certificano il grande e infaticabile impegno profuso dalle nostre associazioni in tutt’Italia, con valori e numeri che superano ogni aspettativa”, ha affermato il presidente dell’Unione Nazionale delle Pro Loco, Antonino La Spina.
“Il report – ha continuato La Spina – fotografa appieno il valore socio-economico dell’azione delle Pro Loco. Un risultato frutto dell’impegno dei volontari, vero e proprio motore attivo di quell’ Italia del volontariato che produce un movimento anche economico, apportando benefici al tessuto produttivo di ogni singola località in cui operano”.
“In un’Italia che viaggia a due velocità, le Pro Loco rappresentano un punto di riferimento costante per tutti i territori. I dati elaborati confermano e amplificano il valore dell’azione svolta che va dalla promozione delle località, al ruolo di collante sociale, a produttori di valore economico” han sottolineato Andrea Favaretto direttore dello Studio Sintesi Cgia Mestre.
Le Pro Loco sono in prima linea anche nell’ambito culturale. Il 20% delle associazioni gestisce o partecipa alla gestione dei servizi dei musei, il 17% dei siti storico-archeologici e il 10% delle biblioteche “dati che confermano come l’azione delle nostre associazioni – ha evidenziato Fernando Tomasello responsabile dipartimento Cultura dell’Unpli – è importante anche in questo settore, nel quale spesso siamo a fianco dei Comuni”.