Per chi non lo sapesse, il Carpione è una specialità gastronomica tipica del Piemonte e non solo. Nel Piemonte orientale si “carpiona” esclusivamente il pesce, in quello occidentale e del sud, un po’ di tutto: pesce, carne, uova e verdure… Leggiamo sul sito Carpionatodelmondo.it che “Nei paesi di collina, invece, con l’orto dietro casa, le galline nel pollaio e qualche bovino nella stalla, ecco “la” carpionata: zucchine, uova fritte o in camicia, cotolettine impanate e, via via nel tempo, bocconcini di pollo, polpette di carne, bistecchine di spalla di coniglio… E quando avanza del bollito, una classica marinata lo può rivitalizzare, purché si disponga di un trancio di carne magra lessa, che si possa tagliare, ben fredda di frigo, a fettine sottili e regolari. L’importante è fare bene il carpione, con aceto di vino buono (magari con l’aggiunta di acqua e di mezzo bicchiere di vino bianco per stemperare il forte), spicchi d’aglio carnosi, abbondanti ciuffi di salvia. E un riposo di un bel paio di giorni”. Una bella tradizione a cui quest’estate è stato dedicato un “Campionato” con tanto di “passaporti” da far firmare e timbrare dai locali che hanno aderito. Fra le curiosità anche la presenza di dieci Pro Loco fra astigiano (Costigliole, Frinco, Refrancore, Calcavagno, Calamandrana, Revigliasco, Dei Gonella, Celle Enomondo, Roatto) ed alessandrino (Quattordio). Visto che le Pro Loco sono per loro natura custodi delle tradizioni gastronomiche del territorio. L’idea del “Carpionato” è ottima, così come l’uso dei “passaporti”; ma se uno buongustaio volesse assaggiare piatti della tradizione basterebbe seguire il filo delle iniziative delle nostre Associazioni. Forse la diffusione delle Sagre di Qualità o un’altra iniziativa analoga potrebbe aiutare i più a tenere il filo da seguire!