Quello del 26, 27, 28 e 29 agosto è stato un weekend ricco di appuntamenti e golosità per la cittadina di Montecrestese e per tutto il territorio del Vco. La sagra della patata che per ben 28 anni ha caratterizzato la fine delle vacanze del territorio ossolano, è ritornata dopo due anni di assenza causa covid. Un appuntamento, quello appena conclusosi, cha ha racchiuso in sé molte peculiarità che vanno dall’ecosostenibilità dell’intera manifestazione, alla beneficienza con l’iniziativa ‘fai il gesto lascia il resto’, passando attraverso l’unione di tutti i prodotti tipici del territorio e la collaborazione di tanti enti ed associazioni che hanno dato vita ad una manifestazione che ha coinvolto oltre 400 volontari, caratterizzata da una organizzazione perfetta e che ha portato sui tavoli sotto i tendoni allestiti nel centro sportivo comunale, migliaia e migliaia di persone a mangiare ogni sera.
“Abbiamo realizzato la 28esima edizione dopo due anni di stop – spiega il Presidente della Pro Loco Guido Tomà – ci eravamo fermati nel 2019 con la promessa di creare qualcosa di ancora più speciale nel 2020. Così non è stato, le vicende che tutti conosciamo ci hanno bloccato. Siamo ripartiti con tanto entusiasmo e con tanta voglia di rimetterci alla prova. Abbiamo adeguato la manifestazione alle normative, abbiamo fatto fronte al ricambio generazionale dei volontari, ci siamo detti che se siamo arrivati alla 28esima vuol dire che siamo in grado di poter andare avanti. E’ stata la festa della comunità di Montecrestese.” Molte le autorità presenti alla cerimonia del taglio del nastro. Il Sindaco di Montecrestese Renato Punchia; l’On Alessandro Panza; il Consigliere Regionale Alberto Preioni; la Consigliera provinciale Vco Magda Verazzi e il Comandante della caserma dei Carabinieri di Crevoladossola Maresciallo Luca Poggese. “Dopo due anni abbiamo rimesso in moto la macchina – ha dichiarato il sindaco Punchia – speriamo di ridare vita al suo percorso. Grazie alle tante associazioni e ai tanti volontari presenti”. “Sono le sagre che amiamo perché sono di un livello altissimo – ha dichiarato il Consigliere Regionale Preioni – grazie ai volontari e a chi ha voluto proporre una festa interamente ecosostenibile, una sfida non facile da affrontare visti i paletti che bisogna superare. Ci troviamo di fronte ad una perla del nostro territorio. Siete impagabili”. “C’è da restare stupiti ogni volta che si entra in questa area festeggiamenti – ha dichiarato Verazzi – una organizzazione che supera anche quella dei ristoranti e i numeri confermano l’efficienza che innalza la sagra ad un livello altissimo”. “Il più grande plauso va ai tanti volontari che sono dietro le quinte – ha dichiarato invece l’On Alessandro Panza – il tutto arricchito ancora di più dalla solidarietà e dalla forza di rappresentare il territorio”.
Unpli Piemonte conosce quelle che sono le difficoltà che ogni singolo territorio ha dovuto affrontare in questi anni di pandemia. Il silenzio dovuto all’assenza di manifestazioni è stato assordante e ora ritornare a vivere la collettività con manifestazioni così belle e ben organizzate come la Sagra della patata è un vero e proprio inno al ritorno alla vita sociale. Per l’Unpli Piemonte erano presenti alla cerimonia di apertura il Presidente Fabrizio Ricciardi; il Vice Presidente nonché membro della Giunta nazionale Stefano Raso e il membro di Giunta regionale Antonello Pirola.
“Il territorio deve essere orgoglioso di questa sagra – ha spiegato Stefano Raso – attraverso questo appuntamento si è creato una enorme visibilità dei prodotti locali che sono un’eccellenza del nostro territorio. Grazie alle istituzioni perché non sempre è facile essere vicini alle Pro Loco ma qui questo succede ed i risultati sono importanti”. “Non riesco a togliermi dal volto lo stupore di quando sono entrato in questa manifestazione – ha dichiarato Antonello Pirola – mi preme porre in evidenza l’aspetto dell’ecosostenibilità di questa manifestazione. Un risultato straordinario viste le dimensioni e la complessità dell’evento. Complimenti alle associazioni che hanno la forza di stare unite per realizzare qualcosa di grande”.
Poco prima del taglio del nastro è intervenuto telefonicamente il Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio. “Le feste, le Pro Loco e le manifestazioni rappresentano i baluardi e i valori dei piccoli comuni. Una ricchezza territoriale che attrae turismo con la sua spontaneità folkloristica. Uno spaccato territoriale che la Regione supporta con il rifinanziamento di tutti i contributi già previsti, ma soprattutto abbiamo la bozza del bando della legge 4 sulla sicurezza delle manifestazioni, un bando che con i fondi europei si riuscirà a rifinanziarlo per far sì che possano essere acquistate attrezzature e rese idonee le sedi per svolgere le manifestazioni in assoluta sicurezza”.
Il re della manifestazione è lo gnocco cotto, servito e condito in tutte le sue sfaccettature e ricette. Un prodotto realizzato con le patate di Montecrestese con le uova locali così come le uova e le farine. Lo stesso dicasi per i condimenti come il burro d’alpe, il ragù e il pomodoro. Con la ripartenza della manifestazione è ripartita anche la campagna “fai il gesto lascia il resto” una raccolta fondi che quest’anno vedrà come beneficiaria la Caritas di Domodossola che sta fornendo molto supporto ai profughi ucraini.
“Dà soddisfazione vedere come è ripartita la macchina organizzativa guidata dal vulcanico Presidente Guido Tomà – chiosa il Presidente Ricciardi – Un esercito di volontari che come una vera catena di montaggio prepara prelibatezze per le migliaia di partecipanti. Una manifestazione che fa bene al territorio e all’economia locale. Complimenti alla Pro Loco di Montecrestese e forza!”.