“Esprimiamo forti perplessità sugli obblighi del decreto “Spazzacorrotti” che impone tutta una serie di adempimenti ritenuti da UNPLI, gravosi per le Pro Loco” – questo il commento del presidente regionale Unpli Piemonte, Giuliano Degiovanni.
La nuova Legge n. 3/2019 Anticorruzione infatti equipara ai partiti politici, le fondazioni, le associazioni i comitati i cui organi direttivi siano composti in tutto o in parte da persone che siano o siano state, nei dieci anni precedenti membri del Parlamento Europeo, nazionale o di assemblee elettive regionali o locali, ovvero che abbiano ricoperto nei dieci anni precedenti incarichi di governo a livello nazionale, regionale e locale.
Una Pro Loco che ha nel suo interno un ex amministratore comunale sarebbe quindi soggetta a tutta una serie di gravosi adempimenti di trasparenza e di certificazione di bilanci che farebbe aumentare costi e burocrazia.
“Ci auspichiamo che tale provvedimento sia modificato, la trasparenza è uno dei capisaldi sui quali si basa la riforma del Terzo Settore, già legge 117/2017 alla quale le Pro Loco si dovranno adeguare, quanto richiesto dalla “Spazzacorrotti” diventa quindi un ulteriore adempimento burocratico che grava pesantemente sulle piccole e piccolissime associazioni”.