In Piazza San Marco, lunedì 12 febbraio, sono state di scena le maschere dei Carnevali Storici Italiani grazie all’Unpli Nazionale e Piemontese.
Anche un po’ di Piemonte sul Palco di Piazza San Marco a Venezia, durante il famoso Carnevale. Lì, infatti, di fronte a centinaia di ospiti, sono sfilate le rappresentanze dei Carnevali storici di otto regioni italiane: dal Piemonte alla Sicilia, dal Veneto alla Sardegna, passando per Marche, Basilicata, Puglia e Calabria. Arrivate a Venezia con i propri usi e costumi dei “Carnevali della tradizione”. Le rappresentanze che hanno partecipato sono state scelte dall’Unione Nazionale Pro Loco d’Italia.
Il Piemonte ha raddoppiato la partecipazione, portando la tradizione del carnevale storico di Agnona e di Borgosesia che ha raccontato la sua tradizione più antica: il Mercu Scurot. La festa del Mercoledì delle Ceneri, originale ottocentesco “funerale” carnevalesco di un fantoccio di paglia con una maschera, probabilmente lignea. Il “funerale” ha una funzione satirica: si muove attraverso lo spazio del Borgo con un suo piccolo corteo caratterizzato da personaggi simili a quelli dei carnevali tradizionali: vale a dire che queste persone vestono l’abito quotidiano di tutti i giorni sul quale aggiungono stoffa, nastri, campanelli. Il corteo dei giovani che accompagna il pupazzo di carnevale, appoggiato su un carro o su una carriola, ha in mano una scopa, strumento dei riti di eliminazione di tutto ciò che è vecchio, brutto: l’inverno, il freddo, il buio, la povertà, la vita più ristretta chiusa all’interno di una stalla, quindi il primo respiro verso la Primavera. La scopa, che elimina tutto ciò che è brutto e vecchio, è prima di tutto un arnese di uso comune, a disposizione nella società contadina.
Come rione Agnona (frazione di Borgosesia) in perfetta coerenza con il tema 2024 del Carnevale di Venezia “ad Oriente”, i ragazzi del gruppo (oltre 30) hanno sfilato con draghi e vestiti cinesi. Con loro le maschere tipiche di Agnona, il Bataru e la Maribela, e di Borgosesia, il Peru Magunella e Gin Fiammàa.
A dare il benvenuto è stata l’assessore veneziano alla Promozione del Territorio Paola Mar che ha ricordato che “è importante trasmettere ai giovani questo patrimonio culturale che è una risorsa preziosa per il nostro passato, presente ma soprattutto per il nostro futuro.”
Sul palco presente anche l’assessore Regionale al Turismo, Federico Caner, e il presidente nazionale di Unpli, Antonino La Spina che insieme al suo vice, Fernando Tomasello, è stato l’ideatore di questa passerella unica a Venezia durante il Carnevale.
Dodici i gruppi selezionati per Venezia, con oltre duecento figuranti, legati dal comune denominatore di esibizioni che si tramandano da generazioni o emanano un legame storico con l’identità del territorio. Un evento che coniuga la magia del momento più spensierato dell’anno con il patrimonio culturale immateriale delle manifestazioni antiche, ancestrali, che rimandano ai miti e alla tradizione.