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L’Unpli Festeggia i suoi primi 60 anni. Ricca la delegazione Pro Loco Unpli del Piemonte a Roma

Prima giornata, Hotel Ergife, 3 dicembre 2022

C’erano decine di volontari delle Pro Loco piemontesi, da Galliate a Ghemme, da Piode a Rovasenda, da Piobesi a Faule… insomma, tutta la regione era rappresentata a Roma. A tutti è stato donato un volume celebrativo che ripercorre i primi 60 anni di storia.

La prima giornata dell’assemblea nazionale dell’Unione Nazionale Pro Loco d’Italia dedicata al 60° compleanno, che si è conclusa all’Ergife di Roma dinanzi a oltre 800 partecipanti, si è mossa fra l’esaltazione delle origini e la consapevolezza del crescente ruolo assunto dalle Pro Loco e dall’Unpli, sottolineato dai quattro focus tematici (con i rappresentanti del mondo delle istituzioni, del turismo, della cultura, del terzo settore e dell’informazione), dei contributi video del Ministro per la Protezione Civile Musumeci e dei presidente di Regione Giovanni Toti (Liguria), Luca Zaia (Veneto) e Alberto Cirio (Piemonte). Cirio ha parlato delle Pro Loco piemontesi come  di “custodi di storia, cultura e tradizioni. Realtà fondamentali sul nostro territorio e risorse preziose da proteggere e valorizzare sempre”, ringraziando di cuore tutte le Pro Loco italiane.

Nel corso della mattinata anche il passaggio di consegne fra la tessera del socio 2022, dedicata all’alto Piemonte, a quella 2023 che parla delle città di Bergamo e Brescia, capitale italiana della cultura 2023. Stefano Raso, vicepresidente Unpli Piemonte e membro di giunta nazionale, ha ricordato l’aspetto “identitario della Tessera”, “l’essere Pro Loco”. Per lui, responsabile nazionale della Tessera, “un successo” questo vivace alternarsi di territori e questo interesse nazionale per la stessa. D’altra parte “solo le Pro Loco -ha chiosato Salvini- potevano mettere insieme queste due città!”.

La giornata era poi iniziata con i saluti istituzionali del ministro Andrea Abodi che aveva sottolineato il ruolo di collante sociale delle 6300 Pro Loco italiane. “In questi ultimi anni – ha detto – abbiamo riscoperto il valore delle difese immunitarie, anche sociali”.

A metà mattina l’intervento in presenza e a sorpresa. Visto che era in programma un collegamento on line, del vicepremier Matteo Salvini che ha focalizzato il ruolo di tutela del patrimonio culturale immateriale svolto in simbiosi da Unpli e Pro Loco. “L’innovazione deve essere legata alla tradizione – ha dichiarato -, se un Paese non si ricorda delle sue tradizioni, se un Paese non è orgoglioso del suo passato, è un Paese che non ha futuro e tutti voi siete i custodi di questa tradizione”.

I lavori erano stati aperti dall’intervento del presidente dell’Unpli, Antonino La Spina. “Oggi festeggiamo il 60° compleanno -ha detto- ma siamo abituati a guardare avanti e mi piace ricordare l’avvio della Fondazione Pro Loco Italia che fra gli obiettivi primari ha il censimento del patrimonio culturale immateriale, un’opera che quando sarà completa saremo lieti di donare alla nostra nazione. L’impegno dell’Unpli e delle Pro Loco – ha proseguito – va oltre la valorizzazione dei territori e include il sostegno alle comunità profuso nei momenti difficili: lo abbiamo visto durante l’emergenza pandemica”.

Nel pomeriggio, fra gli altri, l’intervento a distanza del Ministro per la Protezione Civile e il Mare, Nello Musumeci che ha puntato l’attenzione sul duplice impegno profuso dalle Pro Loco, sia in termini di valorizzazione turistica sia di pieno supporto dei territori. “Non riesco a immaginare la vita delle nostre piccole comunità senza le Pro Loco – ha evidenziato Musumeci – senza questo straordinario volontariato che si preoccupa non soltanto di promuovere il proprio territorio per un legittimo richiamo turistico, ma che si rende presente e disponibile in ogni circostanza, pur di servire la comunità”.

Nel pomeriggio i saluti istituzionali  di  Isabel Novoa (presidente ISTO),  Titti Postiglione (Vice-Capo Dipartimento Protezione Civile) e Salvatore Rossano  (Vice Presidente – Consulta Nazionale Enti del Servizio Civile).

Quattro i focus tematici delle giornata: “Riforma del Terzo Settore” con: Gabriele Sepio (Giurista, esperto di economia e fisco), Alessandro Lombardi (Direttore Generale del Terzo Settore e della responsabilità sociale delle imprese al Ministero del Lavoro), Luigi Bobba (Presidente di Terzjus Osservatorio diritto del Terzo Settore), Vanessa Palucchi (Portavoce Forum Terzo Settore) e Chiara Tommasini (Presidente di CSV-NET). “Parlano di noi”:  Tiberio Timperi (Conduttore Rai), Maria Carla De Cesari (Caporedattore Il Sole 24ore),   Sandro Marini  (Direttivo, Gruppo Italiano Stampa Turistica – GIST) e Stefano Arduini (Direttore Rivista Vita). “Turismo e Territorio”, con le relazioni di: Alessandro Petroli (Responsabile centrale unica di Committenza ENIT),  Claudio Maria Serafin (Consigliere del Ministro del Turismo per i piccoli comuni a vocazione turistica), Roberta Caragnano (Segretario Generale Stati generali del Patrimonio), Marco Morganti (Presidente Via Italiana), Fiorello Primi  (Presidente Borghi più belli d’Italia), Michelangelo Lurgi (Rete destinazione Sud), Giuseppe Roma (Vicepresidente Touring Club Italiano). “Solidarietà e collaborazioni”: Carlo Mazzola (Presidente Fondazione Mazzola), Marco Venturelli (Direttore CONFCOOPERATIVE), Carmela Pace (Fondazione UNICEF) e Riccardo Scivoletto (Fondazione TELETHON).

Hanno partecipato sia alla prima sia alla seconda giornata il “Coro stellaria de Santu Nigola di Brunella” (Sardegna), il  “Gruppo Pizzica Te Focu” (Puglia), protagonista di un simpatico fuori programma nella hall il sabato sera, “I Tenores di Bitti” (Sardegna) e l’”Orchestra Sinfonica 131 ( Basilicata) diretta dal Maestro Pasquale Menchise.

Abbiamo chiesto un’opinione su questa e sulla seconda giornata a Mario Barone decano dell’Unpli Piemonte che ci ha parlato di una due giorni “molto intensa: concentrare 60 anni di storia in due giorni è un’impresa!”, ma anche di “grande partecipazione delle Pro Loco”, di “grande interesse degli argomenti affrontati, con relatori di alto livello” e di doveroso “passaggio fra i vent’anni di Claudio Nardocci e i sei anni di La Spina. Un cambiamento di uomini, di problematiche e di prospettive”. Anche se non cambia “il continuo sostegno alle Pro Loco, come sempre”.