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Tre anni dopo l’incendio che la devastò, l’Unpli celebra uno dei simboli del Piemonte: la Sacra di San Michele

Abbiamo cambiato in questi giorni la copertina del nostro sito e della pagina facebook, perché proprio in questi giorni, era il 24 gennaio del 2018, un grande incendio ferì profondamente la Sacra di San Michele, uno dei simboli del Piemonte. L’incendio spaventò tutti, ma fu presto spento e non danneggiò a fondo né la Sacra né gli arredi. E così l’antica abbazia, costruita poco prima del Mille a 960 mslm, è tornata alla bellezza imponente. Non senza problemi, in tempo di Covid (leggere su www.sacradisanmichele.com/it/). Più baluardo che luogo di meditazione spirituale, la Sacra si trova oggi in provincia di Torino, sulla strada che va in Valle Susa.
Nel sito una breve presentazione “La Sacra di San Michele è un’antichissima abbazia costruita tra il 983 e il 987 sulla cima del monte Pirchiriano, a 40 km da Torino. Riconosciuto monumento simbolo della Regione Piemonte e anche il luogo che ha ispirato lo scrittore Umberto Eco per il best-seller Il nome della Rosa. Dall’alto dei suoi torrioni si possono ammirare il capoluogo piemontese e un  panorama mozzafiato della Val di Susa.  All’interno della Chiesa principale della Sacra, risalente al XII secolo, sono sepolti membri della famiglia reale di Casa Savoia.
Dedicata al culto dell’Arcangelo Michele, difensore della fede e popolo cristiano, la Sacra di San Michele s’inserisce all’interno di una via di pellegrinaggio lunga oltre 2000km che va da Mont Saint-Michel, in Francia, a Monte Sant’Angelo, in Puglia.
La storia, il valore spirituale e il paesaggio che la circonda rendono la Sacra una meta di richiamo per visitatori da tutta Europa: pellegrini, fedeli, turisti, ma anche sportivi che vogliono mettersi alla prova con percorsi di arrampicata o dedicati alla mountain-bike.
La Sacra di San Michele offre al visitatore incontri, eventi e percorsi accompagnati a cura della Comunità religiosa, dei fedeli e dipendenti durante tutti i mesi dell’anno.
I diversi luoghi di interesse storico, architettonico e pittorico sono accessibili anche ai disabili”.
Da lassù, la Sacra abbraccia tutto il Piemonte!

Per la fotografia si ringrazia la Pro Loco di San Ambrogio di Susa per la concessione all’utilizzo e il Consigliere regionale Unpli Piemonte Vincenzo Ramello.