Nei giorni scorsi ha fatto parlare il ritrovamento apparentemente casuale della sua lapide, quella originale. Se così è, sembra essere una brutta storia, purtroppo: velleitarismo, malversazione, fallimento, abbandono, incuria… Però ha il pregio di far parlare ancora di lei; anche se in realtà non si è mai smesso e sui libri di storia ha sempre qualche riga dedicata. Lei è la Contessa di Castiglione, al secolo Virginia Elisabetta Luisa Carlotta Antonietta Teresa Maria Oldoini, coniugata Verasis Asinari, fascinosa dama di fine Ottocento. Una “statua di carne” come ebbero a definirla, con concretezza positivista, che sembra abbia spinto verso la causa italiana un sedotto Napoleone III. Cambiando così le sorti del nostro Paese. Forse, o forse il suo ruolo è stato sopravvalutato, ma il suo mix di bellezza e sensualità è decisamente accattivante. Per celebrarne e conservarne la fama, le associazioni e il comune di Castiglione Tinella (Cuneo) organizzano da anni ogni anno a fine luglio, il “Virginia Day”, in quanto personaggio storico del paese (del marito). Il “Virginia Day” comprende, tra le altre cose, “l’esposizione della mostra fotografica “La Contessa di Castiglione, una sensuale traccia femminile verso l’unità d’Italia”; a lei è intitolata un’associazione turistico-culturale, una terrazza presso l’edificio comunale e anche dei dolci a base di nocciola delle Langhe chiamati “Contessine”, che la Bottega del vino locale ha creato come perfetto abbinamento al vino Moscato d’Asti”. Un brindisi allora alla Contessa!