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A colpi di zucca

Sono tante le Pro Loco Piemontesi che celebrano i frutti dell’autunno: funghi, castagne e zucche. Queste ultime poi sono frutto di una riscoperta delle tradizioni locali e non solo. Incontriamo le sagre di Piea e di Piozzo.

Sono tante le Pro Loco Piemontesi che celebrano i frutti dell’autunno: funghi, castagne e zucche. Queste ultime poi sono frutto di una riscoperta delle tradizioni locali, potenziata però dalle influenze statunitensi. Un fenomeno “glocal”, come si dice in gergo, che vede un riscoperta della zucca sia dal basso come recupero delle tradizioni agricole locali sia dall’alto come oggetto simbolo della stagione, oscillante fra sogni d’infanzia e venature gotiche.

Insomma, la zucca è un bel prodotto da proporre nelle sagre e infatti sono molte le Pro Loco piemontesi che lo propongono. Noi ne abbiamo incontrate due: la Pro Loco di Piea (Asti) e la Pro Loco di Piozzo (Cuneo). La prima è espressione viva di un paesino di poche centinaia di abitanti dove la Pro Loco da circa venti anni organizza una sagra, oggi Fiera Nazionale dedicata alla zucca. Come ci ha ricordato Claudia Fresia della Pro Loco “all’origine era un gruppo di amici che poi avrebbe dato vita alla Pro Loco”. Un’idea carina che ha attecchito in un territorio sempre meno agricolo (“ci sono ancora dei seminativi, alcuni allevatori”), recuperando un prodotto che si coltivava da sempre. Ma senza particolare intensità. Invece oggi la Delica di Piea è diventata un De.Co. E non è cosa da poco. La Festa si sviluppa in un paesello addobbato con le zucche, musica e spettacoli per bambini (quest’anno con i circensi della scuola astigiana Chapitombolo) e tanta gastronomia. Si mangia bene, tanti piatti a base di zucca, fra cui gli agnolotti o la zucca fritta cucinati dalla Pro Loco o i dolci Baci di Piea opera di un pasticcere.

La seconda festa, quella di Piozzo, ha caratteristiche simili ma ha un tono più didascalico. Infatti i volontari della Pro Loco coltivano oltre seicento tipologie di zucche, con un continuo interscambio che arricchisce continuamente la varietà. Una ricchezza quasi museale che viene esposta proprio nei tre giorni della Festa, la Fiera della Zucca di Piozzo. Solo quello vale il viaggio, come direbbero gli estensori di una famosa guida. Ma oltre c’è anche un paese addobbato a festa, con oltre “duecento stand selezionati – come ci ha ricordato Francesco Ameglio della Pro Loco- dai produttori di zucche ai prodotti locali e tipici, artigianato di qualità…”. Nei trent’anni di storia la Fiera ha fatto nascere una tradizione agricola, partendo dal soprannome “lapacuse” (più o meno “succhiatori di zucca”) con cui erano conosciuti e presi in giro gli abitanti di Piozzo. Oggi i piozzesi hanno una zucca brevettata “monoporzione”, con belle nuances verdi/marroni/arancioni. Nella festa poi tanta gastronomia a base di zucca offerta dalla Pro Loco e non solo. Fra cui anche una birra speciale per la festa e, anche qui, dolci muffin, bomboloni e i cioccolati di Gobino alla zucca.

La due sagre prese in esame sono esemplari del lavoro che molte Pro Loco svolgono per valorizzare i propri borghi. Una ricchezza notevole di impegno, creatività e lusinghieri risultati.