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Calliano. Un paese incorniciato dalla campagna

Siamo stati a Calliano (Asti) per il Consiglio Regionale Unpli ed abbiamo apprezzato sia l’organizzazione del comitato Unpli Asti guidato da Luisella Braghero sia la passione della Pro Loco callianese. In una chiesetta barocca sconsacrata, ed oggi sala riunioni, si è discusso, ci si è confrontati, si è progettato; ma poi la nostra attenzione si è spostata all’esterno, grazie alla passione strapaesana di Paolo Belluardo (“chiamatemi “Paulone”, qui tutti mi chiamano così!”), sindaco da un ventennio che ama il paese ed è amato dai suoi compaesani. Ma che guarda oltre: agli esempi virtuosi di altre aree della regione, ai fondi europei, nazionali e regionali che è così bravo ad intercettare. Lui ci ha accompagnato alla scoperta di un borgo storico, collinare, ai resti del castello (distrutto dai Francesi a fine ‘700); un paese a vocazione turistica a cui la sua amministrazione dedica grande impegno e grandi investimenti. “Guardando anche cosa fanno gli altri, quelli più bravi di noi”. E così è stata fatta una passeggiata panoramica, con balcone aggettante, che è un po’ il fiore all’occhiello dei soldi spesi: una vecchia costruzione, una fattoria della parrocchia in parte distrutta e in parte recuperata ed una serie di punti panoramici che permettono una visione ampia, a 180 gradi, sulla campagna circostante. Una visione che riempie gli occhi, ti muove pensieri: cosa coltiveranno là? E quel verde cosa sarà?… campi geometrici, filari di vite, alberi, zone boschive… tutto parla di un lavoro secolare dell’uomo. E tutto ti dice che lì si produce e che lì i prodotti locali ci sono. Eccome…


In effetti lo si può sperimentare: noi abbiamo mangiato nella sede della Pro Loco, presidente Claudio Coggiola, una vecchia fondazione religiosa acquisita dall’amministrazione proprio per l’associazione che si impegna a conservarla, restaurarla, valorizzarla. Noi abbiamo occupato l’ampio salone alto, coperto a volte di mattoni (una stalla? una grande sala dormitorio? Comunque sia, un’opera di grande maestria muratoria) e lì abbiamo assaggiato, molto, e bevuto bene (la barbera è il loro vino simbolo). Specialità locale gli agnolotti di carne d’asino, ricordo di un passato in cui questi animali venivano utilizzati per i lavori dei campi. Agli agnolotti la Pro loco dedica soprattutto una seguitissima Sagra a luglio. Occasione per assaggiarli, ma anche per scoprire un territorio che non è secondo a nessuno in Piemonte. Cominciate dandogli un’occhiata dalla passeggiata panoramica di Calliano e ci direte!