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PRO LOCO, DA 140 ANNI: CUSTODI DI CULTURA E TRADIZIONI, MOTORE E SVILUPPO DEI TERRITORI Celebrato in Senato il 140º anniversario della nascita della Pro Loco di Pieve Tesino, la prima d’Italia; un riconoscimento speciale a Mario Barone, dell’Unpli Piemonte, per il lavoro profuso a favore delle Pro Loco.

ROMA, 26 ottobre: Valorizzazione dell’immenso patrimonio culturale immateriale, animazione territoriale, promozione dei prodotti tipici ed anche punto di riferimento delle comunità, con un crescente ruolo di collante sociale: è il manifesto dell’attività delle Pro Loco attive da 140 anni in Italia e che oggi contano circa 6300 associazioni.
Una generosa azione che prende il via nel 1881 con la nascita della prima Pro Loco d’Italia a Pieve Tesino (Trentino), anniversario festeggiato dall’Unione nazionale delle Pro Loco d’Italia con la cerimonia di celebrazione ospitata in Senato il 26 ottobre scorso, su iniziativa del sen. De Poli.
“Tutto ebbe inizio in un Colle, a San Sebastiano, un luogo simbolico, dove nacque la ‘società dell’abbellimento’ che poi successivamente prese il nome di Pro Loco. Sarebbe un bel traguardo, direi uno straordinario regalo alle centinaia di migliaia di volontari che, da Nord a Sud, operano gratuitamente portando avanti le attività nei territori, se riuscissimo a tagliare il traguardo del disegno di legge” ha affermato il sen. Antonio De Poli che, in Senato, è promotore di un ddl sul riconoscimento delle Pro Loco e sulla disciplina delle manifestazioni temporanee. “Le Pro Loco sono diventate ‘grandi’ in questi 140 anni. È arrivato il momento che le istituzioni, anche a livello normativo, possano riconoscere il valore e il patrimonio del volontariato. Lancio un appello a tutte le forze politiche: approviamo entro la fine della legislatura il ddl sulle Pro Loco. È una battaglia che non ha colori politici”, ha concluso De Poli.

L’universo Pro Loco, oggi oltre 600mila volontari, nasce a Pieve Tesino e si dirama in tutt’Italia grazie a quell’intuizione messa in pratica nel 1881, aspetti quest’ultimi evidenziati da Ivo Povinelli, direttore Federazione Trentina Pro Loco (“Quella delle Pro Loco di Pieve Tesino è la storia e l’evoluzione di un’idea di cittadinanza attiva che diventa un fenomeno nazionale”). Un fenomeno che vede il Piemonte la regione con maggiore diffusione delle Pro Loco, oltre mille. Quasi una per comune! Un sesto del patrimonio nazionale.
Un modello virtuoso che si conferma ogni giorno più attuale, con la consapevolezza di costituire una risorsa per i territori, cui garantisce anche un concreto ritorno socio-economico; a partire dai 110mila eventi organizzati del 2018, cui hanno preso parti 88 mln di visitatori e proseguendo con le 20 mila sagre fiere, dello stesso anno, che a fronte delle spesa complessiva di 700 milioni di euro sostenuta della Pro Loco, hanno prodotto, fra effetto diretto, indiretto e indotto, un valore economico e sociale di 2,1 miliardi di euro, dal quale, tra l’altro, sono scaturiti anche 10.500 occupati.
Le Pro Loco rappresentano valori che in questi centoquaranta anni di storia non sono mutati: passione, impegno e dedizione volti allo sviluppo, sostegno e promozione delle singole comunità.
Nel corso della cerimonia un momento importante è stato quello dedicato a Mario Barone, piemontese, consigliere onorario Unpli, a cui è stato consegnato un riconoscimento per l’attività svolta a favore delle Pro Loco d’Italia. Mario Barone rappresenta infatti bene lo spirito che anima le Pro Loco e l’Unpli. Ex dirigente della Olivetti, entra nella Pro Loco di Montanaro (To), diventandone presidente dal 1976 al 1994; ne è ancora socio e presidente onorario. Fra i fondatori dell’Unpli Piemonte, nel 1985, e membro dell’Unpli nazionale dal 1992. E’ lui l’artefice dell’accordo nazionale con la Siae ed oggi con Lea. Una vita donata all’associazionismo.



“Pieve Tesino ha tracciato la strada dimostrando che la passione e la generosità profusa per promuovere i territori possono fare la differenza, rappresentando un vero e proprio valore aggiunto” ha affermato il presidente dell’Unpli, Antonino La Spina.
“Da lì inizia lo sviluppo capillare delle nostre associazioni, un’ascesa – ha proseguito – che fa bene ai territori di cui le Pro Loco sono le prime ambasciatrici: valorizzando le risorse, promuovendone i patrimoni immateriali, amplificando il valore dei prodotti tipici, rappresentando, vere e proprie spinte propulsive”.
Un percorso sviluppato con immutato senso di appartenenza e ferreo rispetto dei valori fondanti, adeguandosi, allo stesso tempo, all’evolversi dei tempi e alle esigenze dei territori, come accaduto nel corso dell’attuale emergenza pandemica che ha visto le Pro Loco scendere in campo a sostegno delle comunità (il 65% delle Pro Loco si è attivato per iniziative sociali, il 50% ha avviato raccolta fondi, 70mila i volontari mobilitati).
“Dalla Pro Loco di Pieve Tesino, che nei suoi 140 anni di storia ha attraversato ben tre secoli, prendiamo le energie per le sfide a cui siamo chiamati come mondo Pro Loco: nelle nostre comunità c’è da ricostruire un tessuto sociale sfilacciato dalla pandemia, tutti insieme facendo rete” ha sottolineato, Valter Pezzarini, responsabile del dipartimento “Eventi nazionali” dell’Unpli e presidente Comitato regionale del Friuli-Venezia Giulia.