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Le Pro Loco e i Parchi. Altra tappa del dialogo fra Unpli e Parchi del Piemonte.

Un incontro ricco di suggerimenti e di scambi di esperienze a Ceresole Reale, nella sede del Parco Nazionale del Gran Paradiso che quest’anno compie i 100 anni, sulla strada di un’intesa forte fra parchi, Regione e Pro Loco.

Si sono trovati in molti, venerdì pomeriggio 14 ottobre, a Ceresole Reale nella sede del Parco Nazionale del Gran Paradiso. Molti dirigenti dei Parchi Regionali e dirigenti dell’Unpli presenti. Un pomeriggio di lavori fra conoscenza, scambio di idee, racconto di buone pratiche.

Fra i presenti, il vicepresidente della Regione Piemonte e assessore ai parchi Fabio Carosso, originario di un piccolo paese dell’astigiano di cui è stato sindaco, attento al valore associativo delle Pro Loco, da lui reputate espressione di un mondo “interessantissimo, con un ruolo importante”. Opinione, tuttavia, condivisa da tutti i presenti. Un mondo adatto a collaborare coi parchi, fra “i luoghi più belli del Piemonte”, luoghi di un “turismo lento… che coprono il 18% del territorio regionale”. Luoghi in cui l’enogastronomia tipica di cui le Pro Loco sono i promotori si potrebbe legare a “paesaggi unici”, con un vantaggio reciproco. I parchi infatti non sono abbastanza conosciuti ed ecco dunque una delle possibili collaborazioni. Le Pro Loco però, secondo l’Assessore, “devono accettare la sfida ed alzare gli standard” e proporsi come partner ai parchi.

Prima di iniziare i lavori, sono arrivati i saluti e le riflessioni sul tema dei padroni di casa: il sindaco di Ceresole Reale, Alex Gioannini; quello di Noasca, Domenico Aimonino; il direttore del Parco ospitante, Italo Cerise; e da remoto quelli del presidente del Parco Nazionale D’Abruzzo, Giovanni Cannata e del suo direttore Luciano Sammarone.

Molti gli interventi successivi: il presidente Unpli Piemonte Fabrizio Ricciardi, e la presidente Unpli Torino Marina Vittone; poi i sindaci di Ceresole edi Noasca, Alex Gioannini e Domenico Aimonino; i rappresentanti dei parchi nazionali e regionali: Parco delle Alpi Cozie, Michele Ottino;  Roberto Saini, presidente del Parco del Po Piemontese; del Parco delle Alpi Marittime, il presidente Piermario Giordano; del Parco del Monviso, il suo presidente Dario Miretti; Parco dell’Appennino Piemontese, Danilo Repetto; il presidente dell’Ente di Gestione delle Aree Protette del Ticino e del Lago Maggiore, Erika Vallera; per il Parco dell’Alta Valsesia, la consigliera Maria Teresa Annovazzi; poi le testimonianze della Pro Loco di Noasca, con la sua bella manifestazione Noasca da Re; di Sergio Pocchiola Viter, sindaco di Mezzenile, piccolo paese montano, che ha parlato delle Valliadi e del coinvolgimento dei paesi, dei giovani e delle Pro Loco; Francesco Romeo, presidente Unpli VCO, che ha ricordato il tavolo di lavoro Unpli e Parco Nazionale della Val Grande; Ivana Lanza, presidente Unpli Biella, che ha ricordato la decennale collaborazione con i Parchi e le Aree protette; contenuti simili da parte di Danila D’Alessandro, dell’Unpli Biella, che ha inoltre sottolineato l’importanza di far conoscere meglio sia i parchi sia l’operato delle Pro Loco; Luciana Viola, dell’Unpli Alessandria, ha ricordato l’esempio della Val Borbera, dove alcune Pro Loco collaborano con il Parco.

A conclusione del pomeriggio di lavoro, l’intervento del direttore del Parco del Gran Paradiso, Italo Cerise,  che ha ricordato come il  “conservare, sensibilizzare ed educare tocca a tutti” ed è necessario il dialogo con le comunità locali, con le Pro Loco che “è da migliorare” per dare un contributo alla conservazione.

Stefano Raso, vicepresidente Unpli Piemonte e membro di giunta nazionale con delega ai Parchi e all’Ambiente ha tirato le somme della giornata. In primo luogo si terrà un incontro fra Parchi e i presidenti Unpli delle province afferentii, volta a trovare un’intesa su aree di interesse comune. Ne dovranno poi scaturire una serie di collaborazioni a livello provinciale che da una parte fotograferanno l’esistente e dall’altra delineeranno le aree di ampliamento e miglioramento. Le aree di collaborazione potranno essere quelle del Servizio Civile Universale, la gestione dei punti informativi, la sentieristica, la didattica con le scuole… Una stretta di mano forte fra dei mondi che collaborano da tempo e in futuro di più e con maggiore consapevolezza.